Una sinistra che guarda al Futuro per garantire un futuro alla sinistra. Oggi, con la nascita del Comitato romano “Futuro a sinistra”, avviamo un’avventura difficile, che ha l’obiettivo di costruire una forza di governo in grado di realizzare un’agenda di alternativa per la scuola, il lavoro, la democrazia, diritti civili.
La scommessa è quella di riportare tutti i delusi, i rassegnati e gli scoraggiati alla vita politica, e penso che ci siano le condizioni per riuscirci.
E non è un caso che il primo Comitato nasca a Roma, perché ha un compito ancora più gravoso in una città che vive un evidente vuoto politico e che ha bisogno di ricostruirsi sul piano politico, economico e morale.
Alcuni militanti, dirigenti del pd romano e dei circoli hanno ufficializzato la loro partecipazione al progetto. Si compie così un altro passo importante del percorso avviato il 4 luglio scorso, insieme con tanti uomini e donne che hanno lasciato il Partito democratico, perchè il Pd non rappresenta più il mondo della scuola, del lavoro, delle professioni, delle piccole imprese. Realtà che non sono ostacoli da bypassare ma referenti con cui confrontarsi e con cui avere una continuità di relazioni.
Il percorso che nasce oggi ci porterà in autunno all’appuntamento con quelle forze politiche e i movimenti che, con noi, condivono la necessità di creare un nuovo soggetto politico. Un partito di governo che torni a rappresentare il lavoro, la scuola pubblica, la democrazia e chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese.
Il PD è impegnato, invece, a realizzare un programma sul modello del Pdl, opposto a quello per cui ha ricevuto il mandato dai suoi elettori. Il jobsact è stato ispirato sull’impianto di Sacconi, la legge sulla scuola ha l’imprinting del sottosegretario Aprea del governo Berlusconi, e la proposta di eliminare a tutti l’imposta sulla casa è copiata a Berlusconi.
Il Partito democratico è stato votato su un programma economico e sociale completamente diverso, quindi sarebbe utile che, per continuare ad attuare il programma del Pdl, chiedesse un mandato elettorale.
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