Non siamo soddisfatti della risposta del Governo sull’interrogazione presentata in merito alla gestione commissariale del debito di Roma Capitale.
Abbiamo chiesto chiarimenti sull’attuazione del secondo contratto di servizio che stima il finanziamento complessivo in circa 5 miliardi di euro per il 2016 a fronte di un contributo assorbito di oltre 7 miliardi di euro.
Un contratto di cui non si comprende la convenienza dato che l’anticipazione dovrebbe essere utilizzata interamente nel 2016, ossia quando il flusso dei pagamenti non supera i 900 milioni di euro, cifra ampiamente coperta dalla disponibilità già in cassa delle gestione commissariale o dovuta dal Mef. Il finanziamento implica un extra costo di 500 milioni di euro per le casse pubbliche. Stiamo parlando di un danno erariale.
Chiediamo al Governo di verificare l’effettivo utilizzo dei 5 miliardi e qualora le risorse non fossero state ancora utilizzate di intervenire per evitare i rischi di danno erariale.
Riteniamo inoltre necessario trasmettere al Parlamento la relazione predisposta dal Commissario Governativo, Silvia Scozzese. In ogni caso proponiamo la costituzione di una Commissione Parlamentare di inchiesta sulla gestione delle passività del Comune di Roma. Si tratta di un tema che interessa direttamente tutti i cittadini.

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