Roma è città della cultura, ma oggi questa sua vocazione è ignorata e umiliata. Il suo patrimonio culturale è privo di manutenzione e valorizzazione, mentre per anni si sono sostenuti i grandi eventi: teatri pubblici chiusi, cinema trasformati in grandi magazzini, esperienze di auto-organizzazione culturale smantellate, in particolare negli spazi occupati. Nel nostro albero del programma la tutela, la manutenzione del patrimonio e il sostegno alla produzione e alla fruizione diffusa di cultura sono centrali per ridurre le distanze e le ingiustizie, per ricostruire coesione sociale, dignità e libertà di tutti i cittadini.
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