Stamattina a Spinaceto, con il tentativo di sgombero del centro sociale “Auro e Marco”, si è rischiata una inaccettabile ingiustizia sociale e un danno grave al capitale sociale di Roma. È un errore grave trattare allo stesso modo chi da anni si è appropriato di un appartamento di valore nel centro di Roma pagando un affitto di pochi euro e chi nei quartieri esterni e nelle periferie ha creato istituti di utilità sociale come aule studio o palestre popolari. Valorizzare le proprietà immobiliari del Comune significa anche riconoscere l’utilità delle esperienze di auto-organizzazione che producono cultura, integrazione, solidarietà, tutela dell’ambiente. Luoghi come l’aula studio e la palestra popolare di Spinaceto sono un valore sociale enorme, prezioso per il territorio. Una buona amministrazione cittadina dovrebbe promuoverli, incoraggiarli e aiutarli, non sgomberarli.
Continueremo a impegnarci affinché si introduca una moratoria sull’attuazione della sciagurata “Delibera 140”. Poi, tra le prime delibere della nostra amministrazione vi sarà un intervento per regolarizzare le centinaia di esperienze positive che, come Auro e Marco, producono beni comuni.

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