L’enorme voragine che si è aperta questa notte in via di Centocelle, dimostra che questa città ha un bisogno enorme di manutenzione e di cura. In particolare le periferie presenti nell’agenda della politica soltanto in campagna elettorale. Il solo sdegno però non aiuterà Roma a fare un salto in avanti. Servono investimenti e risorse destinate alle opere cittadine. Senza una ristrutturazione del debito capitolino, però, tutte le promesse dei candidati sindaco andranno dritte nel libro dei sogni. La ristrutturazione del debito storico di Roma è possibile rinegoziando il mutuo assurdo contratto con Cassa Depositi e Prestiti durante la disastrosa giunta Alemanno. I romani non possono continuare a pagare le tasse più alte d’Italia. I debiti del passato vanno ripianati ma le operazioni finanziare di dubbia legittimità vanno cancellate e le risorse recuperate investite per rigenerare le nostre periferie

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