In questa fase della città è necessario e urgente introdurre una moratoria degli sfratti degli immobili comunali utilizzati a fini sociali o con una evidente utilità pubblica. Sarà il prossimo governo cittadino a decidere le finalità del patrimonio cittadino e quindi a riscrivere la delibera 140 al fine di utilizzarlo per il welfare municipale. Mi auguro che il commissario Tronca e il prefetto Gabrielli, nell’incontro di oggi, evitino scelte che arrecherebbero danni irreparabili ad attività auto-organizzate insostituibili per la solidarietà, il contrasto alle disuguaglianze, la cultura, l’ambiente.
Martedì presenteremo la nostra versione della delibera 140. Il patrimonio di Roma è un bene comune. Non va svenduto, ma utilizzato innanzitutto a fini sociali con criteri di assegnazione e canoni adeguati ad attività che non sono di mercato ma per la socialità in una città sempre più povera di welfare municipale, mutualità diffusa e spazi pubblici. L’auto-organizzazione dei cittadini va promossa e incentivata, non mortificata.
Comments are closed