Secondo i dati Eurostat l’Italia è agli ultimi posti in Europa per la spesa pubblica destinata all’educazione e alla cultura. Un dato allarmante che si unisce alla diffusa precarietà di molti operatori del settore culturale e alla drammatica carenza di personale. I beni culturali, archeologici, storici e paesaggistici vanno tutti tutelati, sono un giacimento di umanità, di sviluppo della persona, come scritto nell’art. 9 della nostra bella costituzione. Sono un tratto fondamentale della nostra identità. Il Governo, invece, con i “Decreti Franceschini” va in direzione opposta, mette a rischio l’integrità del nostro capitale culturale per fare cassa con pochi pezzi pregiati, snaturando la loro funzione. Il messaggio di “Emergenza cultura”, in questa piazza oggi, va ascoltato per cambiare strada prima che sia troppo tardi per il Paese.

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