La condizione lavorativa e retributiva di 24mila lavoratori e lavoratrici del Comune di Roma è sempre più grave. Nonostante le risorse per il cosiddetto ‘salario accessorio’ siano disponibili, anche ad aprile e maggio i dipendenti capitolini perderanno fino a un terzo dei loro stipendi, ossia un taglio insostenibile di 300-400 euro mensili su stipendi di 1200-1500 al mese. L’assenza oramai ripetuta di una quota così rilevante delle retribuzioni e il conseguente taglio di servizi, già in sofferenza, si scarica anche sui cittadini e sulle imprese. Siamo oramai alla vigilia del voto e ancora lontani da una soluzione dignitosa, nonostante il problema sia aperto dallo scorso anno. Oltre a esprimere solidarietà ai 24mila dipendenti, insisto in Parlamento affinché il Governo si attivi per contribuire a a risolvere il problema. Confermo inoltre il mio impegno nella prossima amministrazione capitolina a trovare rapidamente una soluzione per il salario accessorio equa e innovativa attraverso il dialogo sociale.

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