Le comunicazioni del Presidente del Consiglio oggi in Parlamento, prima dei vertici di Berlino e Bruxelles, sono state vuote e inutilmente retoriche. Data la gravità della situazione, il Governo italiano deve essere chiaro e avere il coraggio politico di porre il problema fondamentale dell’eurozona: il mercantilismo tedesco giocato sulla svalutazione del lavoro. Non può andare avanti la moneta unica quando il paese leader realizza surplus commerciali dell’8% del Pil. La responsabilità di salvare l’eurozona e l’Ue è innanzitutto della Germania. La Germania deve aumentare le retribuzioni dei suoi lavoratori e la sua domanda interna. Altrimenti si va verso il naufragio del ‘Titanic Europa’, accelerato dalla retorica del ‘più Europa’, dell”Europa a due velocità e della “democratizzazione della Ue”.
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