Il significativo aumento della povertà assoluta nel 2015 dovrebbe imporre al Pd una riflessione seria sul costo sociale delle scelte elettoralistiche e regressive fatte sin dall’inizio del governo Renzi. 10 miliardi all’anno per dare 80 euro anche a nuclei familiari ricchi, negandoli a chi è in povertà ; 1,5 miliardi all’anno per eliminare la Tasi anche al top 10% delle abitazioni di maggior valore; 500 euro a tutti i 18enni, anche ai figli di papà . In alternativa, scelte politiche orientate dall’attenzione alle condizioni sociali delle persone oggi avrebbero consentito all’Istat di fotografare una riduzione della povertà assoluta. Alla legge delega per il contrasto alla povertà , invece, rimangono risorse drammaticamente inadeguate. Non per i vincoli di bilancio, ma per scelte politiche di segno liberista.
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