Bisognerebbe ricordare all’assessora Paola Muraro che il rovistaggio di cui molto si preoccupa è causato dalla povertà e non dall’essere italiani, rom, svizzeri o siriani. Punire la povertà è un pericoloso arretramento quando si ha la responsabilità del governo della Capitale di un Paese che ha più di 4 milioni di donne e uomini in povertà assoluta. Piuttosto l’assessora Muraro si occupi del degrado ambientale in cui versano i campi rom della Capitale.
I campi sono una vergogna tutta romana dov’è radicata la corruzione come già segnalato al Prefetto Tronca. L’assessore vada alla radice del problema adoperandosi per la chiusura dei campi in modo da avviare un nuovo processo di convivenza e legalità come auspicato dai principi della strategia nazionale di inclusione di rom, sinti e caminanti.

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