Le posizioni espresse da 10 parlamentari del Pd per il no al referendum costituzionale e le valutazioni ripetute anche in questi giorni da Gianni Cuperlo e Roberto Speranza, non sono un fatto interno al partito di maggioranza. Sono un fatto politico rilevante e positivo per la qualita’ della democrazia nel nostro paese. Sono posizioni coraggiose.
Sono posizioni che, come abbiamo sottolineato nel dibattito e nel voto parlamentare, segnalano l’oggettiva connessione tra revisione costituzionale e legge elettorale e il conseguente pericoloso effetto sul piano democratico, aggravato dal controllo strettamente governativo del servizio radiotelevisivo pubblico.
Sono posizioni con le quali siamo stati e siamo in profonda sintonia e con le quali vogliamo dialogare nella campagna referendaria, non per interferire in casa altrui, ma per evitare la regressione della nostra democrazia e gettare le basi per un’innovazione istituzionale condivisa e coerente con la nostra costituzione.

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