I dati ISTAT di oggi sulle condizioni del mercato del lavoro confermano il fallimento del cosiddetto Jobs Act e del pacchetto di decontribuzione previdenziale di circa 15 miliardi nel triennio voluto dal governo Renzi: da Gennaio 2015 al Luglio scorso, gli occupati a tempo indeterminato sono aumentati di circa 376.000 unità, ma l’aumento riguarda soltanto la fascia di età superiore ai 50 anni ed è dovuto al brutale innalzamento dei requisiti per il pensionamento determinato dalla Legge Fornero. Più in generale si conferma il fallimento della politica economica dell’eurozona alla quale il governo è allineato, al netto di qualche decimale di deficit conquistato per finanziare bonus elettorali. Per rianimare e qualificare la ripresa è necessario aumentare la spesa per investimenti pubblici di un punto percentuale di Pil all’anno (circa 18 miliardi) per un triennio: per la messa in sicurezza antisismica del patrimonio immobiliare nazionale, per la ricostruzione post terremoto e per un piano industriale per la mobilità sostenibile. È necessario archiviare il fiscal compact per un social compact in Italia e nell’eurozona.

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