Oggi a Bratislava il Consiglio europeo ha perso l’ennesima occasione per affrontare i dati di realtà: l’eurozona è su una rotta insostenibile, l’euro non funziona. Non sarà qualche zero virgola di flessibilità di bilancio a rianimare l’economia. In tale quadro sempre più grave, il nostro Presidente del Consiglio, invece di promuovere una discussione sui nodi di fondo di interesse comune, punta soltanto a un altro bonus elettorale da esibire prima del voto sul referendum costituzionale. Continuare così condanna il Paese alla stagnazione. È necessario un piano triennale di investimenti pubblici di almeno un punto di Pil all’anno.
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