Anche oggi, in poche ore, altri due operai sono morti sul lavoro. L’ennesima vittima a Taranto, all’Ilva. E poi a Roma, in un deposito Atac. Ma non sono incidenti. Basta ipocrisia. Sono conseguenze dirette di condizioni economiche, sociali e di lavoro sempre più dure. Sono il risultato della sistematica svalutazione anche simbolica del lavoro. Dopo la ‘morte di conflitto’ di Abd Elsalam Ahmed Eldanf a Piacenza due notti fa, le morti di oggi impongono interventi urgenti, sul piano normativo, in particolare nella catena dei sub-appalti, oltre che controlli e individuazione delle responsabilità. Alle famiglie dei due operai deceduti voglio inviare le mie più sentite condoglianze e  la mia vicinanza.

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