Il nostro presidente del Consiglio è davvero a corto di argomenti per motivare le sue “riforme”. Si propone come argine al ritorno del passato. Ma la partita non è tra passato e futuro, ma tra quale futuro: affidamento plebiscitario al capo o democrazia partecipata, partito dell’establishment o partito del popolo delle periferie.
Lo hanno capito bene i piu’ giovani che a stragrande maggioranza bocciano le revisioni costituzionali  e, insieme, la “Buona Scuola”, il Jobs Act, i bonus elettorali iniqui, le trivelle. Ricominciamo da capo.

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