“La bocciatura del bilancio preventivo di Roma Capitale da parte dell’Oref testimonia come non sia possibile garantire a Roma i servizi essenziali rispettando le prescrizioni del piano di rientro, senza incidere sul debito pregresso ed in particolare sui pesantissimi interessi che la città paga alle banche e senza incrementare le entrate con una seria lotta alla evasione fiscale. Il ripristino del fondo passività, che era stato ridotto da 306 a 8 milioni, ai livelli pregressi, che sembra essere la richiesta principale dell’Oref, comporterebbe necessariamente un ulteriore taglio dei servizi che Roma non si può permettere.
E’ quindi sbagliata la risposta che ha dato l’assessore al bilancio Mazzillo che raccoglie “la sfida del rigore” e si fa carico dei rilievi dell’Oref invece di aprire una vertenza politica con il governo sui vincoli di bilancio che sono stati imposti a Roma rimettendo in discussione il Piano di rientro”. È quanto dichiara il coordinamento cittadino di Sinistra X Roma.
“Nella giornata di ieri c’è stata una importantissima sentenza della Corte Costituzionale che ha riconosciuto come la garanzia dei servizi essenziali da parte dei comuni venga prima del pareggio di bilancio. Su questa base occorre ripensare un bilancio che garantisca i servizi anche forzando i vincoli e chiamando la città alla mobilitazione per riconquistare sovranità. Ripetiamo quanto abbiamo già detto: o si svolta o è meglio tornare a votare.
Del tutto fuori luogo è invece lo starnazzare della destra e del Partito Democratico che hanno accettato, firmando il piano di rientro imposto dal MEF, il commissariamento della città che ha ridotto Roma nello stato miserevole in cui si trova oggi”, aggiunge la nota.
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