Premesso che condanniamo la violenza, in qualsiasi forma essa si esprima, i saluti romani e la strumentalizzazione delle forze neofasciste delle proteste di ieri, ribadiamo che le mobilitazioni degli ambulanti e dei tassisti hanno alla base ragioni serie. Si tratta di lavoratrici e lavoratori in grande sofferenza che hanno dovuto subire un blitz in Senato che stravolge le loro condizioni di lavoro. Sono stati trattati da sudditi e non da cittadini con un governo che ha messo la fiducia al maxi-emendamento sia alla Camera che al Senato, impedendo così la discussione nel merito. Si continua a chiamare ‘mercato’ quello che in realtà è la giungla della svalutazione del lavoro. Non si può mettere sullo stesso piano chi ha comprato una licenza per migliaia di euro ed è costretto a sottostare a degli orari imposti dalla legge con chi non ha queste necessità. Non si può applicare la Direttiva Bolkestein al commercio ambulante. Non è concorrenza ma svalutazione del lavoro. L’incontro di ieri sera si sarebbe dovuto tenere molto prima. Dobbiamo girare pagina all’insegna della protezione del lavoro.

Comments are closed

Latest Comments

Nessun commento da mostrare.