Finalmente il governo ha fissato la data per i referendum per abrogare i voucher e per ripristinare la responsabilità in solido dell’appaltatore verso lavoratrici e lavoratori. Ma il Governo e il Pd temono il voto popolare e, come per il referendum sulle trivelle, puntano a far mancare il quorum. Qualunque governo responsabile, date le drammatiche condizioni del Paese, eviterebbe di spendere 300 milioni in più e fisserebbe voto referendario e voto amministrativo, previsto per l’11 Giugno, nello stesso giorno. I 300 milioni di euro servirebbero, ad esempio a recuperare interamente i tagli appena inferti al Fondo per le Politiche Sociali e ai programmi per la non autosufficienza. Il governo Gentiloni segue il Governo Renzi in atti ingiusti sul piano democratico e sociale.
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