In Atac, la Giunta Raggi e il vertice nominato pochi mesi fa hanno trovato una situazione molto difficile. In particolare, un debito frutto anche dei tagli delle leggi di stabilità al Trasporto Pubblico Locale e dei mancati trasferimenti dalla Regione Lazio in epoca Polverini, un parco automezzi stravecchio. Tuttavia, le notizie che arrivano sono estremamente preoccupanti. Più che parte di un piano industriale, l’eventuale  privatizzazione di un segmento rilevante delle linee, guarda caso nelle periferie già cronicamente in deficit di servizi, sarebbe l’ennesima toppa per tirare a campare. Servono invece investimenti per sostenere la riorganizzazione e il rilancio del servizio. Come abbiamo rilevato durante la discussione del bilancio capitolino, gli stanziamenti per il triennio 2017-19 sono drammaticamente insufficienti. È necessario, insistiamo ancora una volta, la ristrutturazione del debito capitolino per liberare risorse e riscrivere l’insostenibile piano di rientro.

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