Le scelte del governo per le nomine nelle più importanti aziende a prevalente partecipazione dello Stato presentano aspetti incomprensibili. Il criterio delle performance raggiunte, sempre sbandierato nei convegni, è applicato in modo inspiegabilmente discontinuo.
Non abbiamo condiviso e non condividiamo la privatizzazione di Poste, ma Caio ha indubbiamente ben attuato le linee date dall’azionista. Così come è contraddittorio sostituire Mauro Moretti come A.D. di Leonardo a causa della condanna per la drammatica vicenda di Viareggio e confermare alla presidenza Gianni De Gennaro alla luce di quanto emerso sul G8 di Genova.
Dal comunicato del Mef apprendiamo anche che la procedura per le nomine è applicata con arbitrio: stavolta pare di sì; invece, per il vertice di Consip nel 2015, come confermato dal Ministro Padoan settimana scorsa alla Camera, no. Il Ministro venga in Aula per fare chiarezza.
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