L’ASSEMBLEA CAPITOLINA IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
– a dare avvio alle procedure previste per le modifiche statutarie al fine di inserire tra i valori riconosciuti e tutelati dallo Statuto di Roma Capitale la categoria dei beni comuni, quali beni funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali della persona, che meritano la garanzia di pieno godimento nell’ambito delle competenze comunali;
– a dare mandato agli uffici affinchè sia ritirata la deliberazione di Giunta capitolina n. 140/2015 e di tutti gli atti precedenti e successivi, anche al fine di garantire la continuità d’esercizio per quegli utilizzatori che svolgano attività prevalentemente socio-culturali non a scopo di lucro interessati dai richiamati provvedimenti di richiesta di rilascio degli immobili, nonché di pagamento degli arretrati delle indennità di occupazione, che hanno portato, in numerosi casi, all’emanazione di ordinanze di sgombero;
– a definire nell’ambito della nuova regolamentazione, nelle more della modifica statutaria, nuove linee guida in materia di gestione del patrimonio in concessione, anche al fine di tutelare le attività di centinaia di esperienze di autorganizzazione e volontariato impegnate in iniziative di solidarietà, creazione di cultura, costruzione di integrazione, garantendo l’uso sociale del patrimonio e il sostegno alle associazioni della cittadinanza attiva, attraverso la conferma di canoni agevolati e il contributo alla manutenzione ordinaria e alle utenze degli immobili.
Roma, 9 maggio 2017
Il Presidente
On. Stefano Fassina
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