Al Prefetto di Roma Illustrissimo Prefetto, nello spirito collaborativo che anima le Istituzioni, in qualità di Consigliere dell’Assemblea Capitolina, mi vedo costretto a rivolgermi a Lei per sottoporre alla Sua cortese attenzione quanto avvenuto in data 6 giugno u.s, nel corso della seduta dell’Assemblea Capitolina, convocata su richiesta delle opposizioni, dedicata alla società Roma Multiservizi (di seguito “RM”). Nello specifico, la seduta si è aperta con la comunicazione da parte della Sindaca, Virginia Raggi, che ha proposto per i dipendenti della RM una soluzione palesemente contraddittoria con gli impegni assunti in campagna elettorale. A fronte della posizione espressa dalla Sindaca, lavoratrici e lavoratori dell’azienda in oggetto, presenti numerosi tra il pubblico nell’Aula Giulio Cesare protestavano rumorosamente. In tale contesto, il Presidente dell’Assemblea Capitolina, On. Marcello De Vito, convocava i capigruppo al fine di concordare le modalità attraverso le quali consentire, come richiesto dalle opposizioni, a un paio di rappresentanti dei dipendenti di RM di esprimere la propria opinione. Nella conferenza dei Capigruppo, il Presidente del Gruppo M5S, on. Paolo Ferrara, accoglieva la richiesta di far intervenire i rappresentanti dei lavoratori di RM, ma a condizione che non fossero rappresentanti sindacali. Tutte le opposizioni si pronunciavano contro tale inaccettabile limitazione dei diritti dei lavoratori e dei diritti sindacali e chiedevano al Presidente De Vito di garantire lo svolgimento pienamente democratico del Consiglio Comunale. Una volta ripresa la seduta, il Presidente De Vito, in palese violazione dei suoi compiti, si comportava come esecutore della volontà della maggioranza M5s e impediva l’intervento di una rappresentante, liberamente scelta, dei lavoratrici e lavoratori di RM “in quanto rappresentante sindacale”. Il veto della maggioranza, imposto all’Assemblea Capitolina dal Presidente Marcello De Vito, sull’intervento di una rappresentante sindacale è un atto che, a parere dello scrivente, si configura come violazione dei diritti costituzionali e dello Statuto dei lavoratori. Richiamato l’art. 16 del Regolamento del Consiglio Comunale di Roma Capitale, che, al comma 3, dispone che “Il Presidente promuove gli interventi e le iniziative più idonee per rendere effettivo e costante il rapporto del Consiglio Comunale con la popolazione e gli organismi di partecipazione”, chiedo la Sua autorevole collaborazione per valutare ed eventualmente richiamare ai doveri di Presidente dell’Assemblea Capitolina chi si fa sfregio in modo così palese della democrazia, dei cittadini e del nome delle istituzioni. RQ/10586 del 08.06.2017 Sono ovviamente disponibile, qualora lo riterrà opportuno, ad un incontro per fornire maggiori chiarimenti. La ringrazio anticipatamente e colgo l’occasione per porgerLe Cordiali Saluti .

Roma, 7 giugno 2017

On. Stefano Fassina

 

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