Sul Decreto banche venete, è in arrivo il voto di “fiducia”. La Commissione Finanze di Montecitorio ha finito i lavori senza aver avuto il tempo di fare audizioni o discutere gli emendamenti, tranne una parte relativa ad un solo articolo. Un decreto che impegna potenzialmente 17 miliardi di euro arriva in Aula alla Camera dove non potrà essere valutato, discusso o emendato perchè verrà apposta la “fiducia”.
Si tratta dell’ennesima fiducia che mortifica il Parlamento e che impedisce ai deputati di poter almeno provare a farsi realmente carico degli enormi problemi che il decreto lascia aperti, in particolare per una larga fascia di risparmiatori raggirati o discriminati e per una incisiva azione di responsabilità verso gli amministratori delle banche fallite. Strozzare la discussione con il voto di fiducia, è un’abitudine pessima che allontana ancora di più i cittadini dalle sedi di rappresentanza. Perchè non si è lasciato discutere adeguatamente almeno la Camera?

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