Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato ribadisce chiari principi etici e morali. È un messaggio equilibrato dove è indicato l’orizzonte di policy al quale tendere e, ribadito il diritto alla sicurezza. È un messaggio impegnativo per tutti, a parte i soliti sciacalli sempre pronti a alimentare la guerra tra ultimi e penultimi e lucrare sulle sofferenze sociali. Andrebbe non soltanto condiviso ritualmente ma attuato nei limiti del possibile, in particolare a Roma, dove si susseguono sgomberi di palazzi occupati da migranti senza però attrezzare soluzioni alternative. Di fronte alla dimensione del problema, è evidente che il Comune di Roma da solo non può farcela. Il Governo nazionale e anche la Regione Lazio non possono lavarsi le mani. Devono cooperare con la Prefettura di Roma e l’Amministrazione Capitolina. È necessaria e urgente una sede di coordinamento inter-istituzionale. A tal fine, presenteremo un’ interrogazione parlamentare. Per ragioni umanitarie e di sicurezza di tutti è inaccettabile abbandonare persone in mezzo alla strada.
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