Il tema delle occupazioni non si risolve con gli sgomberi, ma trovando soluzioni alternative”. Sono parole del Capo della Polizia, Franco Gabrielli. Sono parole di buon senso. Avremmo voluto ascoltarle dal Ministro dell’Interno di un sedicente partito di sinistra. Avremmo voluto ascoltarle dalla Sindaca di Roma, in pilatesco silenzio, attenta a competere con la Lega e FdI per i voti anti-migranti.
Avremmo voluto, come chiesto da sabato scorso, che il principio di buon senso espresso dal dott Gabrielli fosse messo in pratica attraverso una cabina di regia inter-istituzionale: Governo, Regione Lazio, Comune. Invece, per chiare responsabilità politiche di Ministro e Sindaca, si è scelta la strada della ripulitura della piazza da un “umanità di scarto”. Per dare un finto messaggio di legge e ordine, di decoro secondo i famigerati Decreti Minniti, alla comprensibile domanda di sicurezza. A Roma, sono decine e decine gli immobili occupati da chi non ha altra possibilità. È stato redatto un piano sgomberi da parte di Prefettura e Questura. Non c’è invece un piano ricollocazioni. Va fatto a partire da subito. Nel frattempo devono essere sospesi gli sgomberi. Soltanto così le istituzioni possono recuperare il terreno della democrazia costituzionale.

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