Stamane in Commissione Affari Costituzionali è stata chiara la disponibilità generale a ripartire, con maggiore o minore convinzione, dal testo simil-tedesco arenatosi a giugno scorso. E’ strumentale da parte del Pd farsi scudo della posizione del M5S. La legge elettorale va approvata con la condivisione massima possibile, non può essere approvata dalla sola maggioranza di governo, ma non si possono accettare i veti di nessuno. E’ sulle spalle del Pd la responsabilità del riavvio dell’esame alla Camera della legge elettorale, ora non si assuma anche la responsabilità del rinvio.
Ripartire dal simil-tedesco renderebbe difficile l’ostilità del M5S dato che avevano già condiviso tale impianto insieme a Pd-FI e Lega.
Martedì nel previsto Ufficio di Presidenza della Commissione il Pd deve dire chiaramente cosa intende fare. Sarebbe un ulteriore colpo alla credibilità del Parlamento abdicare al dovere di approvare una legge elettorale coerente e omogenea per Camera e Senato. Sinistra Italiana-Possibile ha insistito affinché venga depositato il testo di giugno come testo base e si lavori in Commissione per arrivare a portare in Aula la legge elettorale entro la fine di settembre
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