L’ASSEMBLEA CAPITOLINA IMPEGNA Il Sindaco e la Giunta Capitolina
ad adottare ogni utile iniziativa per far fronte alla crisi idrica di Roma in maniera sistemica, oltre l’emergenza immediata, compiendo tutti gli atti e le azioni utili a realizzare una piena gestione pubblica del servizio idrico e il suo riconoscimento come servizio di interesse generale privo di scopi di lucro; ad avviare, conseguentemente, l’iter di trasformazione di ACEA ATO2 in azienda speciale di Roma Capitale con lo scopo esclusivo di garantire il diritto universale e intergenerazionale di accesso all’acqua, subordinato invece sin dalla privatizzazione alla massimizzazione del profitto, e così dare attuazione al risultato del referendum del 2011 il quale ha abolito l’obbligo di remunerare il capitale investito secondo il principio che sull’acqua, bene comune, non si debbano fare profitti; nelle more di trasformazione di ACEA ATO 2 in azienda speciale, ad adottare ogni utile iniziativa volta a dedicare tutti gli utili di ACEA ATO 2 S.p.A. agli investimenti per la ristrutturazione delle reti idriche e a eliminare la pratica di elusione fiscale del credito intercompany ( da ACEA S.p.A. a ACEA ATO 2 S.p.A ); ad intraprendere ogni utile iniziativa attraverso l’apertura di un tavolo inter-istituzionale, in primis con la Regione Lazio, affinché: si dia attuazione alla L.R. n. 5/2014, “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque” per lo sviluppo di un governo pubblico e partecipativo dell’intero ciclo integrato dell’acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile e solidale; venga al più presto approvata dalla Regione Lazio la proposta di legge n. 238/2015, già in ritardo da tre anni, al fine di procedere alla rapida istituzione degli ABI, per l’innovazione del sistema di gestione dell’acqua che guardi all’interesse primario dei cittadini e non a quello economicofinanziario di azionisti privati o pubblici.
Roma,7 settembre 2017
Il Presidente On. Stefano Fassina
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