È sempre più grave il conflitto istituzionale in corso nell`amministrazione di Roma Capitale. Da una parte, l`Organismo di Revisione Economico e Finanziaria (Oref), soggetto terzo, a servizio dell`Assemblea Capitolina, i cui componenti sono scelti a sorteggio nell`albo dei revisori contabili, per la seconda volta in 9 mesi, esprime parere non favorevole su fondamentali documenti contabili. Dall`altra parte, la Giunta Raggi che propone un ordine del giorno per l`approvazione del Bilancio Consolidato di Roma Capitale nel quale scrive che è `assolutamente falsa` la principale osservazione dell`Oref relativa a 116,6 milioni di euro. Si aggiungono poi le dichiarazioni del Capogruppo del M5S che accusa la Presidente dell`Oref di `fare politica`. È evidente che tale conflitto istituzionale è insostenibile, tanto più in un quadro economico finanziario che vede Atac, la principale azienda comunale consolidata, in concordato preventivo e un pesantissimo debito storico capitolino.
È pericolosa, seppur formalmente legittima l`approvazione del Bilancio Consolidato in presenza di una valutazione di non veridicità e correttezza delle risultanze contabili da parte dell`Oref.L`arroganza politica del M5S, forte dei numeri in Assemblea Capitolina, non risolve l`impatto negativo della relazione Oref sulla reputazione finanziaria del Campidoglio e sul merito di credito delle sue principali partecipate.Ribadiamo ancora una volta quanto proposto oggi in Commissione Bilancio: si metta fine al conflitto in corso, l`assessore Lemmetti incontri l`Oref e, insieme alla Ragioneria Capitolina, chiarisca i rilievi critici al fine di arrivare al parere favorevole dell`Organismo di Revisione. Altrimenti, se la Giunta ritiene che l`Oref `fa politica`, si rivolga alle istituzioni competenti per la sua sostituzione. I numeri dei bilanci non devono essere oggetto di scontro politico. Sono un bene comune, essenziale per il rilancio della città.
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