L’iniziativa del Ministro Calenda sulla nostra Capitale è un’opportunità da cogliere, può aprire la necessaria fase costituente per la città. Finalmente, dopo una colpevole disattenzione, un atto politico chiaro da parte del Governo. Roma è questione nazionale. Nei prossimi giorni consegneremo le nostre proposte al Ministro, dopo averle proposte sin dall’avvio della consigliatura alla Sindaca Raggi. La cabina di regia inter-istituzionale, partecipata dalle forze sociali e economiche, è il format necessario. È evidente che gli errori e le responsabilità del passato vanno affrontati innanzitutto dai romani e da chi li rappresenta e amministra la città. Senza sconti. Ma è altrettanto evidente che vi sono specifiche funzioni e tare strutturali della Capitale che reclamano il coinvolgimento attivo di tutto il Paese, del Parlamento e dal Governo per la ricostruzione morale, economica e amministrativa della città. Due nodi sono prioritari in un “Patto per Roma”: la riorganizzazione istituzionale per l’elezione diretta del governo dell’area metropolitana e la trasformazione dei Municipi in Comuni metropolitani; la ristrutturazione del debito storico del Campidoglio, oggi dovuto, in larga parte a Cassa Depositi e Prestiti, e gravato da tassi di interesse superiori al 5%. La Sindaca Raggi deve essere protagonista dell’iniziativa e coinvolgere l’assemblea capitolina dalla quale può avere maggior forza politica e larga condivisione per un’offensiva per il bene di Roma. Nonostante la fase elettorale, non dobbiamo perdere tempo con interessi miopi di partito.

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