SI INTERROGANO LA SINDACA E GLI ASSESSORI COMPETENTI PER CONOSCERE:

per quale motivo a fronte di così gravi inadempienze la Giunta ha deciso di prorogare la
convenzione urbanistica relativa a Piazza dei Navigatori e via Giustiniano Imperatore,
invece di completare il procedimento di revoca per inadempimento già in corso;
se non ritenga che tale decisione, che protrae una prassi ultradecennale di
accondiscendenza dell’amministrazione comunale nei confronti delle inadempienze dei
costruttori, possa costituire incentivo nei confronti degli stessi a continuare in pratiche
illegali contando in una sorta di impunità;
se non ritenga che aver legato le due successive proroghe della convenzione urbanistica ad
un ipotetico rinnovo della stessa da parte dell’Assemblea Capitolina, senza che questa sia
mai stata coinvolta nella materia, costituisca una grave violazione delle prerogative
dell’Assemblea stessa;
per quale motivo, nonostante le numerose segnalazioni, non si sia provveduto a far
sgomberare l’immobile di via Marco e Marcelliano, da tempo abusivamente utilizzato dalla
Confcommercio nonostante la mancanza del certificato di agibilità;
se i parcheggi riconosciuti come parte delle opere di urbanizzazione siano stati realizzati
secondo quanto previsto dal progetto o siano invece difformi;
quali siano le motivazioni che, nell’ipotizzare il rilascio dell’agibilità parziale per il “Palazzo di
vetro” a fronte della sola realizzazione dei parcheggi, fanno ritenere che sia superabile
quanto indicato dalla sentenza del Consiglio di stato n.5450/2012 che in merito stabiliva che
“deve necessariamente affermarsi che, nell’ambito di un piano di attuazione del PRG,

legittimamente un Comune collega il rilascio dell’agibilità al completamento di tutte le opere
di urbanizzazione dedotte nella convenzione urbanistica.”;
in che tempi e con quali modalità si prevede di attivare il procedimento obbligatorio previsto
dal “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” relativamente
all’ipotizzata nuova convenzione e segnatamente alla ridefinizione delle opere di
urbanizzazione relative agli immobili già costruiti e alla stessa ipotesi di costruzione di un
nuovo immobile;
se non ritenga in ogni caso che a fronte dei mutamenti avvenuti nel corso degli ultimi 15
anni e in particolare al fatto che esistono già nella zona numerosi edifici destinati ad uffici
inutilizzati sia da escludere dall’ipotetica nuova convenzione la realizzazione di un ulteriore
edificio per uffici di 30.000 mc;
se non ritenga in ogni caso che, stante la competenza dell’Assemblea Capitolina in materia
urbanistica, ogni ulteriore atto debba essere effettuato solo dopo una discussione in merito
dell’Assemblea stessa che andrebbe per questo convocata sulla materia con estrema
urgenza.

Roma 19 ottobre 2017
Il Consigliere
On. Stefano Fassina

 

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