Anche oggi, di fronte ai dati sul Pil, Pd e governo strombazzano i risultati dei famosi 1000 e più giorni. I numeri però narrano un’altra storia.
I numeri ci dicono che l’Italia continua a stare significativamente dietro alla media dell’eurozona, nonostante a maggior crollo segua in genere maggior rimbalzo: nel terzo trimestre di quest’anno, l’Italia registra +0,5%, mentre la media eurozona è +0,6%; nell’anno alle nostre spalle l’Italia arriva a +1,8% mentre per i 19 membri della moneta unica siamo al 2,5%.
Stessa differenza in negativo riguarda i dati sull’occupazione. È la politica monetaria della Bce la causa della ripresa nell’eurozona e in Italia.
La politica economica dei bonus e del Jobs Act spiega, invece, le ragioni del nostro storico ritardo. Senza una svolta verso un keynesismo ecologista continueremo a rimanere indietro.
Comments are closed