Per salvaguardare le prospettive del trasporto pubblico a Roma, per promuovere e garantire il diritto alla mobilità Atac va risanata, riorganizzata e rilanciata. A tal fine, è necessaria l’estensione dell’affidamento in house fino al 2021. Senza estensione, il piano industriale non può essere definito e il Tribunale di Roma non può omologare il concordato preventivo. È evidente che la proroga dell’affidamento in house è soltanto condizione necessaria. Il piano industriale è decisivo.

È pertanto inaccettabile che quest’ultimo non venga illustrato e discusso dall’assemblea Capitolina. Tanto più che nella delibera approvata, nel terzo punto è chiaramente prevista la possibilità di ulteriore messa a gara di linee di trasporto, oltre la quota del 20% affidata con effetti disastrosi per cittadini e lavoratori a Roma Tpl.

Chiediamo ancora una volta alla Sindaca, all’Assessore Meleo e al Presidente dell’Assemblea Capitolina De Vito di consentire all’aula di discutere il piano industriale prima che venga presentato in Tribunale.

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