Roma Metropolitane non va portata al fallimento. Le conseguenze sarebbero pesantissime sulle infrastrutture per la mobilità, quindi per tutti i romani, oltre che per lavoratrici e lavoratori coinvolti. Le contraddizioni emerse già dal novembre 2016 tra la proposta di liquidazione avanzata dalla Sindaca e quella di ricapitalizzazione espressa da larga parte della maggioranza M5S hanno scaricato sul management di Roma Metropolitane l’onere dell’apertura della procedura di fallimento. È lo stesso schema di deresponsabilizzazione politica applicato sul concordato preventivo di Atac, sui licenziamenti dei lavoratori di Corpa e di Roma Multiservizi. La Raggi, il suo evanescente Assessore alle Partecipate, gli imbarazzati e imbarazzanti consiglieri M5S fanno finta di aver a che fare con soggetti terzi indipendenti, non con aziende controllate al 100% e guidate da amministratori nominati da loro. Il piano di riorganizzazione lasciato in eredità da un professionista capace come Colomban è inapplicato e si vive alla giornata. Chiediamo per martedì 3 Aprile audizione in Commissione Mobilità dell’A.U. di Roma Metropolitane e dell’Assessore Meleo, Gennaro e Lemmetti. Chiediamo anche all’A.U. Cialdini di evitare ogni atto che possa pregiudicare il futuro dell’azienda. Si deve prima pronunciare il Consiglio Comunale.
Comments are closed