Il voto del 4 Marzo ha premiato i partiti che hanno proposto di forzare le norme e i vincoli europei e dell’eurozona, condizione necessaria per dare risposte alla sempre più larga sofferenza economica e sociale, al di là delle favole raccontate in campagna elettorale.
Il Presidente Mattarella nelle consultazioni al Quirinale, dai racconti sui principali quotidiani, chiede il rispetto dei vincoli economici e politici dell’Ue. Così, entra in scena al massimo livello istituzionale il limite di fondo della sovranità democratica e, in particolare per noi, la contraddizione tra i principi della nostra Costituzione e i principi dei Trattati europei. Il Presidente della Repubblica è garante, innanzitutto, della nostra Costituzione e del rispetto del voto. Non possiamo seguire la Grecia dove il voto al referendum del 2015 sul Memorandum della Troika è stato brutalmente contraddetto.
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