Su Tim, avevamo interpretato le scelte di Cdp come conversione del Ministro Calenda al pragmatismo e alla difesa dell’interesse nazionale. Invece, oggi conferma di essere un “liberista ben educato”, impegnato a fare una public company della rete Tim.
È un progetto sbagliato, al servizio degli interessi più forti. Il controllo di un asset decisivo per la sicurezza nazionale come la principale rete telecom deve essere dello Stato. I partiti premiati dal voto del 4 Marzo non hanno nulla da dire? La Commissione Speciale di Camera e Senato convochino il Ministro Calenda e esprimano una linea prima che sia troppo tardi.

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