Nell’audizione sul Def, finalmente le rappresentanze delle Regioni denunciano l’insostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Come sottolineato dall’Assessore Caparini, “i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) sono indegni di un Paese civile”. Oltre 10 milioni di cittadini, la fascia più in difficoltà economica, sociale e di salute, non si possono permettere le cure necessarie. Il dramma è che il quadro tendenziale del Def prevede ulteriore diminuzione di spesa sanitaria in rapporto al Pil, oltre a mettere a carico del Fondo Sanitario Nazionale il costo per i rinnovi dei contratti del personale sanitario. La nostra Costituzione impone impone un’inversione di rotta. È quindi necessario innalzare gli obiettivi di deficit per il prossimo triennio fino al 2% del Pil al fine di stabilizzare la quota di risorse per la spesa sanitaria, rinviare le clausole di salvaguardia senza ulteriori tagli di spesa o aumento di entrate e aumentare le risorse per un piano di investimenti pubblici. Gli obiettivi del Fiscal Compact sono irrealistici e pericolosi. Siamo sicuri che M5S e Lega proporranno una risoluzione coerente con le loro promesse elettorali e i bisogni primari dei cittadini.

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