Oggi, sul trasporto pubblico locale, ancora una volta, in Assemblea Capitolina è stata fatta una grave forzatura. Stavolta, a pochi giorni dalla scadenza del contratto, è stata improvvisata la proroga a “Roma Tpl” della gestione del 20% delle linee del trasporto pubblico a Roma. Una proroga di oltre un anno mezzo, frutto di un lungo ritardo nell’avvio delle procedure di gara. Una lunga proroga a un gestore privato che negli anni ha dato servizi scadenti e ripetutamente ritardato, spesso per mesi, il pagamento degli stipendi a autisti e personale costringendoli a scioperi e interruzioni di servizio. Sinistra per Roma non ha partecipato al voto, abbandonando l’aula, perchè, nonostante il totale disaccordo sul prolungamento del contratto a un operatore inaffidabile, un voto negativo avrebbe implicato interruzione del servizio. Prendano nota degli effetti delle cosiddette liberalizzazioni reali i fautori del referendum per mettere a gara tutto il trasporto pubblico a Roma.
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