Oggi, tutti i governi dell`Ue e i vertici della Commissione europea hanno attaccato il Presidente degli Stati Uniti per aver rifiutato di rinviare ulteriormente l`applicazione di dazi all`export di alluminio e acciaio dalla Ue. Siamo alla fiera dell`ipocrisia. L`Unione europea e l`eurozona, Germania in testa, praticano un mercantilismo estremo, ossia l`altra faccia del protezionismo. Un mercantilismo fondato sulla svalutazione del lavoro che alimenta i cosiddetti “populismi” all`interno degli Stati Ue e dazi dall`altra parte dell`Atlantico. Insomma, sui dazi imposti da Trump i governi Ue e la Commissione sono come il bue che dice cornuto all`asino. Invece di criticare gli Usa e minacciare autolesionistiche ritorsioni, sarebbe necessario e urgente correggere la rotta mercantilista, innalzare la domanda interna nei Paesi con larghi avanzi commerciali, a partire dalla Germania, in particolare per maggiori investimenti e salari.Invece, gli interessi forti e miopi continuano a dominare la scena e aggravare i rischi di regressione nazionalistica.
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