È assolutamente necessario disinnescare l’aumento dell’Iva e delle accise previsto dal prossimo primo Gennaio 2019. Ma sono estremamente preoccupanti le affermazioni del Ministro Di Maio stamattina. Ci informa che “il Ministro Tria sta cercando le coperture”. Attenzione: come sanno bene gli autorevoli economisti della Lega e del M5S, “coprire” l’annullamento delle clausole di salvaguardia con tagli di spesa determina effetti recessivi maggiori dell’aumento di Iva e accise. È noto anche agli economisti mainstream che il moltiplicatore delle spese, in particolare in un quadro di semi-stagnazione, è circa 3 volte superiore al moltiplicatore delle entrate. Vuol dire che coprire 12 miliardi di minori entrate con un corrispondente taglio di spese correnti genere una contrazione del Pil di almeno 36 miliardi. L’unica strada per evitare drammatici effetti negativi su economia reale, occupazione e livello del debito pubblico è disinnescare gli aumenti di entrate senza coprirli, ossia aumentare il deficit previsto nello scenario tendenziale. Vuol dire che il rapporto tra deficit e Pil nel 2019 sale, a tal fine, dallo 0,8 all’1,5% e nel 2020 da zero all’1%. “Coprire” la disattivazione delle clausole di salvaguardia non è “governo di cambiamento”. È governo di continuità.

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