Nel dibattito di oggi sul Def non vi è sufficiente consapevolezza dei problemi del nostro Paese, dell’eurozona e dell’Unione europea. E’ assente, rimossa, un’amara verità.
Le regole consolidate del mercato unico e dell’euro sono insostenibili per gli interessi economici e sociali legati alla domanda interna: micro-imprese, artigiani, commercianti, i lavoratori connessi, precari, sottopagati, part-time. E’ necessaria una forzatura, significativa ma ragionevole del Fiscal Compact e delle principali direttive europee. LeU nella sua risoluzione propone un obiettivo di deficit al 2% del Pil per il triennio 2019-2021, mentre la risoluzione di maggioranza di M5S e Lega sembra scritta dal Governo Monti: “rispetto degli impegni europei per quanto riguarda i saldi di bilancio 2019-2021. Così, non vi può essere nessuna svolta per il lavoro e per le imprese. Il gruppo di LeU vota No alla risoluzione della maggioranza.

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