Anche oggi, in merito al prossimo Consiglio europeo, Salvini e Di Maio si sono concentrati esclusivamente sulla drammatica questione dei migranti.
Non c’è dubbio che, grazie agli ‘amici’ di Visegrad, al governo austriaco e poi al ministro Seehofer, il testo è irricevibile per l’Italia.
Segnalo che vi è un altro punto all’odg del vertice a Bruxelles di estrema rilevanza per noi: la revisione dell’Unione economica e monetaria.
Le proposte in agenda sono dettate dalla dichiarazione di Meseberg, firmata da Merkel e Macron il 19 giugno scorso.
Sono esiziali per il nostro Paese. In particolare, con le innovazioni previste per il cosiddetto Fondo Salva Stati, promuovono il default del debito pubblico italiano, con le inevitabili conseguenze sulle banche italiane e, a cascata, su imprese e famiglie.
Ci aspettiamo che il governo assuma una ferma posizione dicontrarietà, fino a mettere il veto.
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