Finalmente una buona notizia per Atac: il Tribunale fallimentare di Roma ha emesso l’azienda al concordato in continuità, dopo il parere positivo della Procura. È stato valutato positivamente il Piano industriale. Ma il Decreto del Tribunale è soltanto condizione necessaria, non sufficiente per la svolta. Ora, è decisivo dare piena attuazione al piano, senza rinunciare alla gestione delle linee regionali in concessione, senza alienazione dei depositi. Il primo atto è l’acquisto degli autobus per potenziare e migliorale il servizio e aumentare passeggeri e introiti. L’esecuzione del piano è importante sia per avere il consenso dei creditori alla proposta concordataria, sia per convincere i cittadini di Roma che la strada della liberalizzazione/privatizzazione del Trasporto pubblico locale proposta dal referendum previsto per l’11 Novembre è controproducente. Noi continueremo l’impegno su tutti i fronti, in Assemblea Capitolina e in città affinché Roma abbia un servizio di trasporto pubblico efficiente e adeguato alle domande dei cittadini, saldamente in mano comunale. Dall’inizio di settembre ripartiamo per il No al referendum e il Si al rilancio di Atac.
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