I risultati delle elezioni di ieri in Svezia non sono rassicuranti, come si legge in tanti commenti in queste ore.
È vero che la destra estrema non sfonda, ma è altrettanto vero il segno complessivamente regressivo del voto, come indicano i programmi elettorali dei cosiddetti moderati e la loro malcelata disponibilità ad accogliere il sostegno parlamentare dei Democratici Svedesi. In tale panorama, spicca il dato della Sinistra che arriva al 10% con una linea chiara sull’intervento pubblico nell’economia, sui diritti dei lavoratori, sull’ambiente, sul rilancio del welfare state in un quadro di salvaguardia della sovranità democratica nazionale rispetto alle priorità dell’Unione europea. Con la linea definita e praticata, la Sinistra svedese raccoglie il consenso in uscita dal Partito Socialdemocratico e argina l’avanzata della destra nazionalista e xenofoba. Una luce di speranza, nel panorama scuro.

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