Il Commissario Moscovici con le sue affermazioni oggi su Italia e Francia conferma il segno politico della Commissione Europea nelle valutazioni delle proposte di bilancio dei paesi membri. Come è sempre stato, la Commissione europea fa valutazioni politiche non tecniche, non applica in modo oggettivo criteri oggettivi. La Francia da tempo immemorabile viola il Fiscal Compact, come la Germania viola il Six Pact. La Francia continuerà a farlo in riferimento al saldo strutturale e alla regola del debito pubblico. Il Governo dovrebbe andare avanti nella forzatura del Fiscal Compact ma dovrebbe farlo per finalità davvero utili all’economia reale e alla buona occupazione. Si porti il deficit ben oltre il 2% per un piano pluriennale di investimenti pubblici in infrastrutture, in particolare nel Mezzogiorno, per la messa in sicurezza delle scuole, per la riqualificazione delle periferie e l’edilizia residenziale pubblica.

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