Dopo l’odiosa discriminazione di Lodi per l’accesso alle mense scolastiche, arriva l’altrettanto odiosa discriminazione attuata dalla Regione Veneto per i contributi ai libri scolastici. Sono discriminazioni ammantate di legalità con la richiesta, oltre all’Isee, di dichiarazioni patrimoniali dal Paese di origine dei migranti extra-comunitari per accedere a servizi essenziali. È evidente la strumentalità , data l’impossibilità per chi è fuggito da condizioni di guerra, di Stati falliti o inadempienti di poter documentare alcunché. Oltre che inumano, il comportamento degli amministratori di Lodi e della Regione Veneto è stupido: soltanto l’integrazione, che passa innanzitutto e soprattutto, attraverso la scuola, porta a comunità solidali e sicure. È necessario un atto parlamentare per evitare inaccettabili discriminazioni verso bambini e ragazzi. Il Governo dei flussi migratori non si promuove con iniziative punitive di chi vive in Italia. La deterrenza è inaccettabile, in particolare bei confronti dei bambini.
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