L’ASSEMBLEA CAPITOLINA
impegna la Sindaca e gli Assessori competenti
a modificare il regolamento edilizio di Roma Capitale aggiungendo un articolo che permetta il recupero urbano intervenendo in Aree ed edifici dismessi, inedificati e in disuso, prevedendo:
che l’Amministrazione Comunale, qualora accerti che lo stato di abbandono, di degrado urbano e di incuria delle aree e/o degli edifici determini pericolo per la sicurezza, per la salubrità o per l’incolumità pubblica, oppure disagio per il decoro e la qualità urbana, e che questi edifici siano in questo stato da almeno 5 anni, diffidi i proprietari ad eseguire interventi di ripristino, pulizia e messa in sicurezza delle aree, nonché di recupero degli edifici sotto il profilo edilizio, funzionale e ambientale;
che, entro 90 giorni dalla notifica della diffida, i proprietari di detti immobili presentino un progetto preliminare per l’esecuzione degli interventi edilizi, per la sistemazione e la manutenzione o per la riconversione funzionale degli stessi in conformità alle previsioni del Piano di Governo del Territorio;
che, decorso il termine dei 90 giorni, in caso di accertata inerzia dei proprietari, l’Amministrazione Comunale provveda in via sostitutiva all’esecuzione di interventi di manutenzione e di pulizia degli immobili, nonché a mettere in sicurezza le aree, addebitando le relative spese sostenute dall’Amministrazione ai proprietari;
che l’Assemblea Capitolina, in caso di mancato intervento del proprietario, sia messa nella condizione di provvedere, nello svolgimento della propria attività di definizione del migliore assetto urbanistico del territorio e con l’intento di perseguire l’interesse pubblico a un corretto ed armonico utilizzo delle aree e degli edifici in stato di abbandono, di non uso, di degrado e/o dismissione, ad attivare il procedimento di attribuzione di tali beni a una destinazione pubblica, di interesse pubblico o generale, assumendo gli atti e gli strumenti previsti dalla legislazione nazionale e regionale vigente.
Roma, 31 ottobre 2018 Il Presidente
Stefano Fassina

 

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