La Commissione europea ha elaborato previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica distanti da quelle del mia Nadef. In particolare, anche secondo Bruxelles, la manovra rimane espansiva, ma genera minore crescita del Pil e, di conseguenza, deficit e debito pubblico più elevati in confronto alle previsioni del Mef. Il punto politico e economico, però, è un altro. Quale sarebbe stato lo scenario nel caso il governo italiano avesse ‘rispettato le regole’ del Fiscal Compact, come chiesto dalla Commissione e da tanti Governi della Ue? L’applicazione di moltiplicatori realistici alla pesante manovra recessiva coerente con il Fiscal Compact avrebbe aggravato il rallentamento tendenziale dell’economia reale e aumentato il debito pubblico con conseguente tensione sullo spread. In sintesi, la Commissione continua a ignorare, a difesa dell’insostenibile estremismo mercantilista Made in Germany, i risultati delle politiche di austerità, in Italia, in Grecia e ovunque. Il Governo italiano da parte sua non può ignorare che soltanto se concentra l’utilizzo dell’extra-deficit sugli investimenti pubblici dà credibilità ai numeri indicati nella Nadef. A tal fine, presenteremo emendamenti alle misure previste nel Disegno di Legge di Bilancio.

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