L’ASSEMBLEA CAPITOLINA Impegna la Sindaca e gli Assessori competenti ad adottare e a promuovere a livello cittadino, in linea con i principi affermati dalla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, azioni volte a garantire l’implementazione efficace delle azioni attraverso una stretta collaborazione con le associazioni pubbliche e private impegnate sul territorio e con i centri antiviolenza; ad adottare politiche di genere adeguate al raggiungimento delle pari opportunità per dare buone risposte alle donne e figli/e che chiedono supporto per uscire dalla violenza e a tutte le donne che nel loro percorso trovano ancora troppi ostacoli sia con le forze dell’ordine, che con professionisti/e dell’ambito sociale e sanitario, dovuti ancora a scarsa preparazione e formazione sul fenomeno della violenza, ma soprattutto al substrato culturale italiano, caratterizzato da profondi stereotipi sessisti e diseguaglianze tra i generi, oltre che per i pregiudizi nei confronti delle donne che denunciano situazioni di violenza, cui ancora si tende a non credere; a promuovere fattivamente politiche cittadine in favore delle donne (lavoro, servizi di cura e per l’infanzia, educazione, prevenzione e stereotipi, ecc.), al fine di dare un’adeguata attenzione alla realizzazione di politiche efficaci per il superamento del gap tra uomini e donne ancora fortemente presente in tutti i livelli e facilitare la costruzione di percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza; a mettere in atto azioni significative contro la violenza sulle donne, prodigandosi attraverso la costruzione di un progetto culturale che coinvolga soprattutto i giovani e conduca al cambiamento attraverso l’organizzazione di iniziative locali, di momenti di informazione e formazione in particolare presso le scuole, sui servizi e i percorsi dedicati alle vittime e agli uomini violenti, e a mettere in campo attività educative e di prevenzione, anche con risorse finanziare aggiuntive, in sede di approvazione del prossimo bilancio di previsione; a prendere posizione contro il disegno di legge n. 735/S “Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità” (cd. DDL Pillon) in considerazione degli ostacoli che pone per l’emersione delle situazioni di violenza domestica nei confronti di donne e minori e per la serie di ostacoli materiali e morali che colpirebbero tutte le donne, con grave danno anche ai minori coinvolti e per le difficoltà di una reale tutela di entrambi dal partner/padre violento.
Roma 16 novembre 2018 Il Presidente On. Stefano Fassina
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