impegna
La Sindaca, la Giunta e l’Assemblea Capitolina
– ad aderire, partecipare e promuovere attività da svolgere in occasione della
ricorrenza del 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani,
per il riconoscimento del diritto umano alla pace, alla cittadinanza, superando ogni
stereotipo e banalizzazione dei problemi, condividendo l’auspicio di Papa
Francesco affinché “si possa giungere all’effettiva applicazione nel diritto
internazionale del diritto alla pace, quale diritto umano fondamentale, precondizione
necessaria per l’esercizio di tutti gli altri diritti”;
– ad inserire nello Statuto di Roma Capitale, in piena coerenza con le azioni di pace e
fratellanza che hanno caratterizzato la storia della città di Roma e in conformità ai
principi costituzionali e alle norme internazionali che riconoscono i diritti delle
persone e dei popoli e sollecitano l’adempimento del dovere di solidarietà, che:
“Roma Capitale, riconoscendosi città rifugio, ripudia la guerra, promuove la cultura
della pace e della nonviolenza, salvaguarda e valorizza la memoria locale della pace,
combatte ogni manifestazione di intolleranza, razzismo e riconosce il diritto alla pace
positiva (jus ad pacem)”;
– a supportare l’avviamento di azioni che si muovano nell’ambito dei programmi di
protezione temporanea e training per Difensori dei Diritti Umani minacciati (su
esempio delle “città rifugio” in Olanda e del programma di protezione); nello
specifico, a promuovere occasioni di approfondimento e di scambi di esperienze tra
enti locali e organizzazioni della società civile sul ruolo degli enti locali nella
protezione dei difensori dei diritti umani e le città-rifugio e a sollecitare il Governo
nazionale affinché attivi programmi di protezione per i difensori dei diritti umani e
rafforzi l’iniziativa del corpo diplomatico italiano.
Roma, 26 novembre 2018
Il Presidente
Stefano Fassina

 

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